Una potente scarica elettrica, il povero animale viene stordito. Un coltello gli taglia la gola fine della vita. Questo triste rituale viene ripetuto 230 volte e non risparmia nemmeno gli agnellini con solo poche ore di vita.
Perché?
Per seguire una dura legge della natura in cui la morte di un singolo essere vivente alimenta e fa vivere altri esseri?
No, purtroppo non è così. Non sarebbe stato bello ma almeno sarebbe giustificabile.
L'unica colpa di queste povere pecore è quella di essere nate nel comune di Cursi ed aver pascolato su di un terreno contaminato da Diossina. Così la loro carne, il loro sangue ed il loro latte si è contaminato. Le madri hanno avvelenato i propri agnellini.
Così, questi poveri animali, si sono dovuti sacrificare per colpa di pochi uomini senza scrupoli protetti da una classe politica allergica alla difesa della rettitudine e dei cittadini.
Se ne sono andati nel silenzio e nell'indifferenza dei tanti, solo un po' di fastidio per le foto e niente più. Non una spiegazione, non degli interrogativi ….. tanto ci sono le partite di calcio.
Rimangono due eventi per il futuro.
1) Stabilire colpe e colpevoli. Ed a questo ci penserà la Magistratura.
2) Vigilare perché questo non accada più. E questo è un duro compito a cui, noi cittadini, non ci possiamo più sottrarre. Inutile pensare e sperare ad una classe politica attenta anzi, già qualcuno aveva proposto un nuovo, più grande, più bello produttore di diossina (in gergo inceneritore) ma questa volta delle associazioni attente e dei cittadini liberi sono riusciti a far fare un passo indietro ed a ritirare questa scandalosa delibera.
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