Generazione Cursi
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

"Palestra" politica per i giovani di Cursi fuori da tutti gli schemi dei vari partiti
 
IndiceIndice  Ultime immaginiUltime immagini  CercaCerca  RegistratiRegistrati  AccediAccedi  

 

 LETTERA AI GENITORI SULLA "NUOVA INFLUENZA"

Andare in basso 
AutoreMessaggio
Admin
Admin



Numero di messaggi : 141
Data d'iscrizione : 19.04.09

LETTERA AI GENITORI SULLA "NUOVA INFLUENZA" Empty
MessaggioTitolo: LETTERA AI GENITORI SULLA "NUOVA INFLUENZA"   LETTERA AI GENITORI SULLA "NUOVA INFLUENZA" Icon_minitimeMar Nov 03, 2009 10:04 am

Il Dott. Eugenio Serravalle, Specialista in Pediatria Preventiva, scrive una lettera informativa ai genitori sull'influenza A/H1N1, valutando l'utilità o meno di sottoporre i propri figli alla vaccinazione.
È importante essere a conoscenza dei dati oggettivi sulla diffusione e presunta gravità e atipicità dell'influenza per poter scegliere in maniera consapevole e responsabile in un contesto - come quello attuale - fortemente condizionato dai mezzi mediatici.

Il SUM - Maglie
Link: www.associazionesum.it


________________________


Cari genitori,

ogni giorno parliamo della nuova influenza, e mi chiedete se sia utile e sicuro vaccinare i bambini.

La mia risposta è NO! Un 'no' motivato e ponderato, frutto delle analisi delle conoscenze fornite dalla letteratura medica internazionale. Un 'no' controcorrente perché molti organismi pubblici, alcune società scientifiche e i mezzi di comunicazione trasmettono messaggi differenti:
avranno le loro ragioni.

Influenza stagionale e influenza A/H1N1: alcuni dati a confronto

L'epidemia, iniziata in Messico nel 2009, è di modesta gravità: il virus A/H1N1 si è dimostrato meno aggressivo della comune influenza stagionale. Si manifesta come qualsiasi forma influenzale: febbre, mal di testa, dolori muscolari, nausea, diarrea tosse. Non sarà l'unica patologia che colpirà i bambini in questo inverno, e non sarà facile distinguerla dai circa 500 (tra tipi e sottotipi) virus capaci di infettare i bambini. I test rapidi per identificare il virus dell'influenza A hanno poca sensibilità (dal 10 al 60%). Il test quindi non garantisce con certezza se si tratti di influenza A/H1N1.

Sembra però essere un virus molto contagioso, ed è stato dichiarato lo stato di pandemia. La sola parola-pandemia-fa paura. Ma questa definizione è stata appositamente modificata, facendo scomparire il criterio della gravità, cioè della mortalità che la malattia può provocare. La nuova influenza può colpire più persone, pare, ma provoca meno morti di qualunque altra influenza trascorsa. La mortalità, ossia il numero di persone morte rispetto ai casi segnalati, registrata finora nei paesi dove l'A/H1N1 è circolato ampiamente è dello 0,3% in Europa e dello 0,4% negli USA. In realtà potrebbe essere ancora inferiore. Perché generalmente i casi con sintomi lievi sfuggono alla sorveglianza (e quindi i contagiati possono essere molti di più), ed alcuni decessi possono essere dovuti ad altre cause e non al virus (anche se ad esso viene data la responsabilità).

Non deve meravigliare: purtroppo si può, e si muore, di influenza, se si soffre di una patologia cronica, di una malformazione organica, di una malattia immunitaria, o se si è anziani.

Le cifre variano in base alla fonte dei dati. Per esempio in Gran Bretagna sono stati registrati 30 morti su centomila casi e negli USA solo 302 su un milione di casi. Nell'inverno australe (che coincide con l'estate in Italia) in Argentina sono morte circa 350 persone, in Cile 128 ed in Nuova Zelanda 16. Quasi alla fine dell'inverno australe, sinora nel mondo intero si sono avuti 2501 decessi. Per fare un paragone, si calcola che in Spagna, durante un inverno "normale" i decessi per influenza stagionale sono circa 1500-3000.

La mortalità per influenza A riguarda prevalentemente persone di età minore di 65 anni, in quanto i soggetti di età superiore sembrano avere un certo grado di protezione, a seguito di epidemie passate dovute a virus simili.

Il 90% dei decessi per influenza stagionale riguarda persone sopra i 65 anni di età, l'influenza A colpisce invece prevalentemente persone di età inferiore (solo il 10% dei casi mortali si colloca nella fascia di età sopra i 65 anni). Ma, in numero assoluto, l'influenza A provoca pochi decessi tra i giovani; negli USA ogni anno muoiono per influenza stagionale circa 3600 persone sotto i 65 anni, mentre finora ne sono morte 324 nella stessa fascia di età per influenza A. In Australia ogni anno per l'influenza stagionale muoiono circa 310 persone sotto i di 65 anni. A inverno ormai terminato, ne sono morte 132 per influenza A, di cui circa 119 sotto i 65 anni.

Perchè allora il panico?

Quanto successo nei Paesi dell'Emisfero australe ci rassicura: l'influenza A semplicemente arriva a colpire (leggermente) molte persone. Eppure i mezzi di informazione hanno creato il panico. E' un tipico esempio di "invenzione delle malattie" (disease mongering). Non si tratta della prima volta. Nel 2005 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aveva previsto fino a sette milioni di morti per l'influenza aviaria. Alla fine i morti furono 262. Si tratto' di un gravissimo errore prognostico?

Secondo una delle maggiori banche di affari del mondo (JP Morgan) l'attuale vendita di farmaci anti-influenzali e di vaccini muoverebbe un giro di oltre 10 miliardi di dollari.

I medicinali funzionano?

Non esiste alcun trattamento preventivo: i farmaci antivirali, Oseltamivir (Tamiflu) e Zanamivir (Relenza), non prevengono la malattia e su individui già ammalati l'azione dimostrata di questi farmaci è di poter accorciare di mezza giornata la durata dei sintomi dell'influenza. Né va dimenticato che gli antivirali possono causare effetti collaterali importanti. Il 18% dei bambini in età scolare del Regno Unito, a cui è stato somministrato l'Oseltamivir contro l'A/H1N1, ha presentato sintomi neuropsichiatrici e il 40% sintomi gastroenterici.

...E i vaccini?

I vaccini contro il nuovo virus A/H1N1 sono ancora in fase di sperimentazione. Nessuno è in grado di sapere se e quanto saranno efficaci e sicuri, ma vengono pubblicizzati, con gran clamore. Basta che il virus cambi (per mutazione, o per riassortimento con altri virus) per rendere inefficace il vaccino già messo a punto. Sulla sicurezza sia l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che l'Agenzia del farmaco europea (EMEA) dichiarano necessaria un'attenta sorveglianza. Alcuni vaccini sono allestiti con tecnologie nuove e saranno testati su poche centinaia di bambini e adulti volontari, e soltanto per pochi giorni.

Il vaccino che meglio conosciamo, quello contro l'influenza stagionale, sappiamo che ha un'efficacia del 33% tra bambini e adolescenti e che è assolutamente inutile nei minori di due anni. Esistono anche dubbi circa la sua efficacia negli adulti e negli anziani.

Non conosciamo la sicurezza del vaccino per l'influenza A, ma ricordiamo che nel 1976 negli USA fu prodotto un vaccino simile, anche allora con una gran fretta per un pericolo di pandemia, ed il risultato fu un'epidemia di reazioni avverse gravi (sindrome di Guillan-Barrè, una malattia neurologica), per cui la campagna di vaccinazione fu subito sospesa. La fretta non è mai utile, tanto più per fermare un'influenza come quella A, la cui mortalità è così bassa. Conviene non ripetere l'errore del 1976.

Un'altra motivazione a favore della vaccinazione è il cercare di ridurre la circolazione del virus A/H1N1 per diminuire le opportunità di ricombinazione con altri sottotipi. Ma attualmente non esistono strumenti o modelli teorici per prevedere una eventuale evoluzione pericolosa del virus. Sul piano teorico, proprio la vaccinazione di massa potrebbe indurre il virus a mutare in una forma più aggressiva.

Come curarsi?

Per curare l'influenza A occorrono: riposo, una buona idratazione, una alimentazione adeguata, una igiene corretta. Non si deve tossire davanti agli altri senza riparare naso e bocca, bisogna evitare di toccarsi il naso, la bocca, gli occhi, facili vie di accesso dei virus, occorre lavarsi le mani spesso ed accuratamente con acqua e sapone. Non è dimostrato che l'uso di mascherine serva a limitare la propagazione dell'epidemia.

Se decidete comunque per la vaccinazione, vi verrà richiesto di firmare il "consenso informato", una informativa sui rischi. Leggetelo bene, prima di decidere, chiedete informazioni scritte sui benefici e i rischi. Chiedete e chiediamo insieme, per tutti i vaccinati, che sia attivato un programma di sorveglianza attivo, capace davvero di registrare e trattare i gravi problemi di salute che possono presentarsi dopo la vaccinazione. Chiedete e chiediamo che si prevedano risorse economiche per l'indennizzo ai danneggiati.
Chiediamo di non speculare sulla salute e sulla paura.


Dott. Eugenio Serravalle,
Specialista in Pediatria Preventiva, Puericultura-Patologia Neonatale



--------------------------------------------------------------------------------

Eugenio Serravalle, pediatra, è un qualificato studioso degli effetti delle vaccinazioni nella prima infanzia.

Curriculum

* Laureato alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli studi di Pisa, corso di laurea in Medicina e Chirurgia, nel 1980.
* Specializzato in Pediatria Preventiva, Puericultura e Patologia neonatale all'Università degli studi di Pavia.
* Specializzato in Omeopatia Classica.
* Iscritto all'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Pisa.


http://forumambientesalute.splinder.com/post/21603415/LETTERA+AI+GENITORI+SULLA+%22NUO
Torna in alto Andare in basso
http://www.generazionecursi.it/
Admin
Admin



Numero di messaggi : 141
Data d'iscrizione : 19.04.09

LETTERA AI GENITORI SULLA "NUOVA INFLUENZA" Empty
MessaggioTitolo: Chi vaccina i vaccini?   LETTERA AI GENITORI SULLA "NUOVA INFLUENZA" Icon_minitimeVen Nov 06, 2009 12:04 pm

Virus A e vaccini, cronaca di un pasticcio annunciato: dei vaccini, dei vaccinati, delle informazioni mediatiche parziali, intempestive e contraddittorie, della “merce” che viene venduta giornalisticamente come uno yogurt scaduto, senza un occhio alla data di scadenza. La cronaca la leggete confusamente tutti i giorni, ma solo da qualche giorno, da quando il panico per le morti (ma di H1N1 o d’altro? Boh…) specie dei piccini, è diventato notizia di suo.

Vaccinare tutti? Solo i piccoli? Solo i piccoli a rischio? E con quali priorità? Prima i medici e in particolare i medici di base, e il personale paramedico? O in contemporanea anche i neonati e i bimbi giacché sono disponibili dosi di vaccino perché la stragrande maggioranza di medici e paramedici non ritiene necessario vaccinarsi? E perché? Non c’è già solo in questo una leggerissima contraddizione? Mi limito qui a dettagliare una storia precisa accaduta a me, o meglio una cronaca al minuto.

Oggi è il 4 novembre: il 16 ottobre ho partecipato a Rovereto a un convegno organizzato dall’ Associazione Vaccinare informati, il cui fine è appunto di informare il meglio possibile con tutti i dubbi eventuali del caso la popolazione senza crociate pro o contro i vaccini.Quella sera stessa, durante il convegno, la radio diffondeva la distribuzione delle prime 24 mila dosi regionali, nella fattispecie per il Trentino-Alto Adige: ricordo nitidamente il tono logistico-militaresco di quell’annuncio. Nel convegno si sono affrontati temi come gli studi insufficienti e in progress sul vaccino in questione in paragone ad altri vaccini in altre situazioni, gli ipotetici (ma non se documentati, numeri alla mano) rischi delle vaccinazioni stesse, l’informazione incompleta ecc. Fino a toccare l’argomento semi-tabù, il denaro. In quei giorni, quindi 20 giorni fa, una vita se rapportati alla diacronia del panico di questi giorni, il Corriere della Sera aveva lanciato l’allarme della Corte dei Conti: non si sapeva neppure quanto sarebbe costata la dotazione (24 milioni di dosi, ma anche su questi numeri non c’era certezza) allo Stato italiano da parte della multinazionale Novartis.

Un po’ strano, effettivamente: il contratto tra Novartis e ministero del Lavoro, salute e politiche sociali veniva “impugnato” criticamente già il 21 settembre scorso (quindi 45 giorni fa, quindi due vite fa…) dalla magistratura contabile su ben 11 punti, da me riportati sul web nel mio behablog.

Nella sostanza, rimanendo all’osso, se ne evinceva che il trattamento dell’influenza A era stato messo nella mani della Protezione civile, alla stessa stregua degli eventi calamitosi come terremoti, frane, guerre batteriologiche, ecc. Alla luce delle considerazioni della Corte dei conti, venivamo per di più a sapere che:1) Anche se la Novartis non fosse arrivata in tempo a fornire i vaccini (e non è arrivata in tempo), noi pagheremmo lo stesso 24 milioni e 80.000 euro al netto dell’IVA; 2) Il ministero pagherà Novartis anche in caso di “non ottenimento dell'autorizzazione all'immissione in commercio del Prodotto”; 3) Nell’eventualità che ci siano difetti di fabbricazione, sarà la Novartis a dire l’ultima parola sulla consistenza degli stessi; 4) Novartis pagherà i danni in caso di difetto di fabbricazione, in tutti gli altri casi di danni a terzi li pagherà il ministero; 5) Per la Novartis non è prevista alcuna penalità. Vi chiederete come la Corte abbia fatto passare tutto ciò: “Queste dettagliate deroghe - anche se non del tutto esaustive - inducono la Sezione a ritenere il provvedimento al di fuori degli ordinari schemi contrattuali e di conseguenza - nel riconoscere l'eccezionalità e somma urgenza dell'intervento - a non procedere alla disamina dei vari punti di rilievo sollevati dall’Ufficio di controllo”. Adesso è un po’ più chiaro il pasticcio sui vaccini? L’urgenza fa denaro come nessun’altra cosa, lo sapevate?

da Il Fatto Quotidiano n°37 del 4 novembre 2009
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578
Torna in alto Andare in basso
http://www.generazionecursi.it/
Admin
Admin



Numero di messaggi : 141
Data d'iscrizione : 19.04.09

LETTERA AI GENITORI SULLA "NUOVA INFLUENZA" Empty
MessaggioTitolo: Il vaccino dalle uova d'oro   LETTERA AI GENITORI SULLA "NUOVA INFLUENZA" Icon_minitimeVen Nov 06, 2009 12:05 pm

Sorpresa: nei grandi ospedali per malattie infettive buona parte di medici in servizio non intende vaccinarsi contro il virus della Suina. Succede al Cotugno di Napoli. E non solo. Vediamo perche'.

Se, come dimostrano i numeri, i colossi del farmaco, dall'alto del loro mezzo biliardo di dollari e passa all'anno di fatturato, superano di gran lunga l'invincibile industria delle armi, non risulta poi cosi' difficile capire perche' periodicamente, con cadenza ormai “regolare”, scoppia l'allarme mediatico sulle pandemie che, come altrettanti Armageddon, stanno arrivando a flagellare il pianeta, mietendo milioni di vittime e rendendo percio' piu' che mai invocato l'arrivo di specifici vaccini. Virus creati in laboratorio proprio per far nascere la necessita' di contrastarli, mantenendo su livelli altissimi le corazzate quotate in Borsa? E, in ogni caso, quali conseguenze potranno avere sulla salute umana prodotti a base di virus, realizzati molto spesso sull'onda dell'emergenza, ma destinati alla profilassi di massa su scala mondiale (quest'anno da novembre in poi)?
Quasi “naturale”, allora, che dopo gli allarmi globalizzati sul virus dell'antrace (2001) e sull'influenza aviaria (che nel 2005 vide l'allora ministro della Salute Francesco Storace lanciato all'acquisto di dosi da milioni di euro, poi di fatto mai utilizzate perche' nel frattempo il virus era “mutato”), oggi dovesse arrivare una ennesima “maledizione biblica”. Terrorizzante, per la maggior parte dell'umanita', ma, per qualcun altro, provvidenziale.
Sulla influenza A o “suina” - quel virus H1N1 che sta tenendo col fiato sospeso buona parte dell'umanita', fra propaganda dei governi, complicita' dei grandi media nelle mani degli stessi colossi farmaceutici, ma anche fra leggende metropolitane e falsi scoop - cominciano oggi a farsi strada le prime, rigorose ricostruzioni che, dati scientifici alla mano, lasciano filtrare le terribili verita' alla base dell'allarme planetario.
Percio', nelle stesse ore in cui la Agenzia europea per il controllo sui farmaci da' via libera ai primi due vaccini anti-pandemia, che saranno prodotti da Novartis e GlaxoSmithKline, arrivano impietosi dossier come quello di Luciano Gianazza, autore di numerosi libri che smascherano il dietro le quinte affaristico della medicina contemporanea. Il quale oggi parla di questi vaccini come delle nuove armi biologiche di distruzione di massa.

ACCHIAPPA LA SUINA
Dopo le prime avvisaglie della scorsa primavera, il clamore mediatico sulla suina esplode a giugno, quando la Organizzazione mondiale della sanita' annuncia che la pandemia sara' di livello 6, vale a dire molto elevato, scatenando la corsa dei governi all'acquisto del vaccino. L'attivita', nei laboratori, diventa da allora frenetica. Quali rischi comportano la fretta e la conseguente, possibile approssimazione? «Alle multinazionali del cartello Big Pharma (GlaxoSmithKline, Baxter, Novartis e altre) - punta l'indice Gianazza - e' stato assicurato che non vi sara' contro di loro alcun ricorso per eventuali morti o gravi danni che questi vaccini possono causare».
Ancor piu' esplicito il movente economico: «la Novartis - fa sapere Gianazza - ha raccolto ordinativi gia' da trenta diversi Paesi. Solo dagli Usa ricevera' 346 milioni di dollari per l'antigene e 348,8 milioni per un adiuvante. La Baxter ha ordini da cinque Paesi per 80 milioni di dosi, ma non ha ricevuto l'approvazione della Food and Drug Administration, quindi vendera' al di fuori degli Stati Uniti. GlaxoSmithKline ha ricevuto 250 milioni per la fornitura agli Usa di numerosi “prodotti pandemici”. Il totale degli ordini nei soli Stati Uniti ammonta a 7 miliardi di dollari».
Numerose le sostanze tossiche, a partire dai cosiddetti adiuvanti, senza i quali i vaccini non potrebbero essere conservati ne' mantenuti in forma stabile. Fra questi Gianazza enumera ad esempio «il thimerosal, conservante 50 volte piu' tossico del mercurio, che puo' provocare a lungo termine disfunzioni del sistema immunitario, sensoriali, motorie, neurologiche, comportamentali».
GlaxoSmithKline, che ha sede a Londra, come adiuvante per i suoi vaccini usa anche un composto contenente alluminio, il cui uso, in certe dosi, e' causa accertata di disfunzione cognitiva.
C'e' poi la formaldeide: una nota sostanza cancerogena e tossica per l'apparato riproduttivo. «Nel 2007 - continua Gianazza - la California ha utilizzato piu' di 30.000 tonnellate di questa sostanza cancerogena come microbicida sulle piu' importanti coltivazioni sparse nel suo territorio».
Altro ingrediente comune ai nuovi vaccini e' lo squalene, noto come sostanza che puo' provocare l'artrite reumatoide. E i ricercatori oggi associano l'uso dello squalene alla cosiddetta “Sindrome della Guerra del Golfo” che ha colpito migliaia di soldati americani con danni irreparabili al sistema immunitario, compresi sclerosi multipla, fibromialgia e, appunto, l'artrite reumatoide.
Passiamo al secondo produttore, la Baxter International con casa madre a Chicago e una sede anche in Italia. Non si conoscono ancora fino in fondo le sostanze presenti nel nuovo vaccino, ma puo' essere utile dare un'occhiata a quelle che si trovavano nel prodotto contro il virus H5N1 dell'influenza aviaria.
«Le cellule in coltura - si legge nel dossier di Gianazza - sono prese dalla “scimmia verde africana”. I tessuti prelevati da questa specie di scimmie sono stati in passato responsabili della trasmissione di virus, tra cui l'HIV e la poliomielite. La Baxter ha posto una richiesta di brevetto sul processo che utilizza questo tipo di coltura cellulare per la produzione di quantita' di virus infettivi, che vengono poi inattivati con formaldeide e luce ultravioletta».
Passiamo al terzo colosso, l'elvetica Novartis International AG con sede a Basilea e una propaggine in Italia, a Torre Annunziata, ai margini del fiume Sarno, il corso d'acqua tristemente famoso per essere uno fra i piu' inquinati d'Europa. Ed e' proprio dalla Novartis che l'Italia avrebbe acquistato le sue dosi di vaccino anti-suina. Al pari della Baxter, la corazzata elvetica sta utilizzando una linea cellulare di cui e' proprietaria (analoga a quella della scimmia verde) per far crescere i ceppi del virus, invece delle uova di gallina, come si era sempre fatto finora. Cio' permette all'azienda di ridurre drasticamente il tempo necessario per iniziare la produzione del vaccino, che ha preso la denominazione ufficiale di “Focetria”.
Anche qui non mancano additivi come la formaldeide e il bromuro dicetiltrimetilammonio, un disinfettante utilizzato per sterilizzare utensili.

PARTICELLE KILLER
Altro allarme e' quello lanciato dall'economista e politologo William Engdahl, collaboratore di testate come Asia Times e autore di libri sulla globalizzazione. A meta' settembre il gruppo indipendente internazionale Global Research pubblica un articolo in cui Engdahl rivela la presenza di nanoparticelle nei vaccini per l'influenza H1N1. «Ora e' saltato fuori - si legge - che i vaccini approvati per essere utilizzati in Germania e nei paesi europei contengono delle nanoparticelle in una forma che e' risultata attaccare cellule sane e che puo' essere mortale».
Il sistema era stato messo a punto nel 2007 dai ricercatori dell'Ecole Polytechnique Fe'de'rale de Lausanne i quali, in un articolo pubblicato sulla rivista Nature Biotechnology, avevano spiegato: «queste particelle sono cosi' sottili che, una volta iniettate, nuotano nella matrice extracellulare della pelle e vanno di filato ai linfonodi. Entro pochi minuti raggiungono una concentrazione di cellule D migliaia di volte maggiore che nella pelle. La risposta immunitaria puo' essere quindi estremamente forte».
«C'e' un solo - obietta Engdahl - piccolo problema: i vaccini che contengono nanoparticelle possono essere mortali o, come minimo, causare danni irreparabili per la salute». Le particelle di nanodimensioni - viene spiegato - si fondono con le membrane del nostro corpo e, secondo studi recenti condotti in Cina ed in Giappone, vanno avanti a distruggere le cellule senza sosta. Una volta che hanno interagito con la struttura cellulare, non possono piu' essere rimosse.
«Dopo lo scandalo dell'amianto - incalza Engdahl - e' stato appurato che particelle di dimensione inferiore ad un milionesimo di metro, per la loro enorme forza attrattiva, penetrano in tutte le cellule distruggendo tutte quelle con le quali entrano in contatto. E le nanoparticelle sono ben piu' piccole delle fibre di amianto. Prove effettuate a Beijing dimostrano gli effetti mortali sull'uomo».
L'European Respiratory Journal, autorevole periodico destinato a medici ed operatori sanitari, nel numero di agosto ha pubblicato un articolo intitolato “L'esposizione alle nanoparticelle e' correlata con il versamento pleurico, la fibrosi polmonare ed il granuloma”. Si riporta quanto avvenuto nel 2008 a sette giovani donne ricoverate presso il Beijing Chaoyang Hospital. Di eta' fra i 18 ed i 47 anni, erano state esposte a nanoparticelle per un periodo dai 5 ai 13 mesi sul posto di lavoro. Analoghi i sintomi: dispnea, versamento pleurico, liquido nei polmoni, difficolta' respiratoria. Gli esami hanno confermato che le nanoparticelle avevano innescato nei polmoni infiammazioni e processi di fibrosi, con presenza di granulomi nella pleura. Il microscopio elettronico ha permesso di osservare che le nanoparticelle si erano collocate nel citoplasma e nel nucleo delle cellule epiteliali e mesoteliali dei polmoni.
«Il fatto chel'Organizzazione mondiale per la sanita', l'European Medicines Evaluation Agency ed il German Robert Koch Institute permettano oggi che la popolazione venga iniettata con vaccini ampiamente non sperimentati contenenti nanoparticelle - e' la drastica conclusione di William Engdahl - la dice lunga sul potere della lobby farmaceutica sulle politiche europee».

Fonte: La voce delle voci
Torna in alto Andare in basso
http://www.generazionecursi.it/
Contenuto sponsorizzato





LETTERA AI GENITORI SULLA "NUOVA INFLUENZA" Empty
MessaggioTitolo: Re: LETTERA AI GENITORI SULLA "NUOVA INFLUENZA"   LETTERA AI GENITORI SULLA "NUOVA INFLUENZA" Icon_minitime

Torna in alto Andare in basso
 
LETTERA AI GENITORI SULLA "NUOVA INFLUENZA"
Torna in alto 
Pagina 1 di 1
 Argomenti simili
-
» Spunti sulla delibera di giunta n.128 del 28-09-2010
» comunicato n.8 Punto di situazione sulla raccolta firme
» I veleni della discarica incombono sulla falda
» Nuova settimana impegnativa
» Commento sulla vostra lista. Finalmente CURSI SI SVEGLIA!

Permessi in questa sezione del forum:Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Generazione Cursi :: Il forum di Generazione :: discussioni generali-
Vai verso: