il bello e il brutto di Cursi

Metti un sabato mattina di fine febbraio, il tempo è bello si va a trovare Giovanni in campagna. Quando si è tranquilli ci si mette a parlare delle nostre splendide campagne e di come le costruzioni che per noi sono scontate siano, per i turisti, una attrazione irresistibile. E questo il bello, i nostri "pagliari".
Veniamo al brutto. Per raggiungere la campagna si deve passare accanto ad una serie interminabile di cumuli di rifiuti di ogni genere, calcinacci, vecchi bagni, vernici, bustoni contenenti chissà cosa, batterie auto, resti di carrozzeria auto, l'immancabile eternit.
Ecco spiegato perché nessun trista visita mai questi capolavori a metà strada inverte la direzione e se ne torna a casa.
Detti rifiuti sono la in bella mostra a farci capire chi eravamo e chi stiamo diventando.
Se i nostri nonni costruivano e ci lasciavano in eredità capolavori, noi abbandoniamo di tutto in modo che i nostri figli possano, un giorno, compatirci e disprezzarci.
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Continuiamo il discorso sulla discarica a cielo aperto sita nella zona PIP in costruzione a Cursi. Basta guardare le foto per rendersi conto dello scempio che esseri senza scrupoli stanno provocando. Certo una visita personale chiarisce più di cento parole e di cento foto.
Come associazione ci siamo attenuti a quanto prescritto al comma 3 dell'articolo 192 del D.Lgs n. 152/06 segnalando l'illecito abbandono di rifiuti al sindaco di Cursi (Prot. 1428 del 01/03/2010) e alla polizia provinciale.
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